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Cyber risk aziendale, aumento degli attacchi del 47% con lo smart working

Aggiornamento: 29 dic 2020

La pandemia dovuta al Covid-19 ha stravolto le nostre vite, sia a livello sociale che lavorativo, portando a diversi stravolgimenti e all'adozione di abitudini fino a poco tempo fa impensabili.


Tra esse vi figura di certo lo smart working, ovvero la possibilità per i dipendenti di poter lavorare senza essere fisicamente in azienda, molto spesso da casa. Sebbene lo smart working abbia rappresentato un vantaggio per molti lavoratori, grazie a una maggiore comodità e più tempo libero a disposizione, esso si è però rivelato anche un'insidia per numerose aziende.



Questo rappresenta un rischio assai concreto per tutte le tipologie di aziende, da quelle a conduzione famigliare fino a quelle con migliaia di dipendenti. Per questo è fortemente consigliato alle aziende di munirsi di polizze assicurative Cyber Risk per tutelarsi da numerose tipologie di danni, dalla violazione dei dati alla sicurezza delle informazioni, passando per i guasti alla rete fino alla responsabilità dei contenuti.


Cyber Risk: le minacce interne alle aziende


L'importanza di dotarsi questa tipologia di polizza è testimoniato anche dai dati relativi ai casi di sicurezza aziendale verificatesi negli ultimi 12 mesi. Secondo i risultati del 2020 dell'indagine di Proofpoint sulle minacce interne alle aziende ne è risultato un aumento del 47% di questi ultimi e un incremento del 31% dei cyber attacchi.

Polizze cyber risk aumento attacchi e minacce esterni e interni alle aziende

La ricerca ha preso in esame 204 organizzazioni con oltre mille dipendenti in tutto il mondo e si stima che le minacce interne alle aziende abbiano provocato nel 2019 perdite per 11,45 milioni di dollari, con una media di 212 mila dollari per azienda all'anno.


I dati forse più preoccupanti riguardano proprio le minacce interne alle aziende dato che il 60% degli incidenti è causato da dipendenti imprudenti che hanno portato a perdite per 4,58 milioni di dollari; i furti di credenziali sono invece un quarto degli incidenti e hanno causato danni per 2,79 milioni di dollari.


Cyber Risk: le minacce esterne alle aziende


Ma anche gli attacchi esterni rappresentano una seria minaccia per le aziende. Una delle truffe più insidiose è il phishing che utilizza proprio le email come veicolo per arrecare danno alle imprese, in questo caso carpendo informazioni, dati personali e di accesso in modo fraudolento. Sempre da un sondaggio di Proofpoint è emerso che nel 2019, su un campione di 600 professionisti sulla sicurezza e 3.500 dipendenti di grandi aziende, oltre il 55% di loro ha subito un attacco di phishing e il 33% è stato vittima di ransomware.


A tutto questo deve aggiungersi una scarsa conoscenza di questi rischi da parte dei lavoratori. Sempre in merito al sondaggio di Proofpoint è emerso che solo un terzo degli intervistati ha saputo rispondere a cosa è un ransomware e ancora meno è la percentuale di coloro che sanno cosa è lo "smishing", ovvero il phishing attraverso gli sms.


È chiaro che prima di tutto bisognerebbe iniziare con un'operazione di informazione verso i dipendenti, in modo da far sorgere maggiore responsabilità e attenzione nei confronti di queste minacce e, secondariamente, un'azienda dovrebbe adoperarsi di più per attivare maggiori sistemi di protezione dei dati da minacce informatiche.


Ma in caso di perdita o di furto di dati e/o di informazioni occorre anche essere tutelati da una buona polizza assicurativa contro gli attacchi informatici e noi di Assistudio Perboni disponiamo di uno dei migliori prodotti in grado di coprire la maggior parte dei rischi.




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